Saluti di MASSIMO BONINI– Segretario Generale Camera del Lavoro Metropolitana di Milano
Introduzione di SALVATORE VECA filosofo
Interventi di
LIDIA CAMPAGNANO scrittrice
FRANCESCO GARIBALDO Direttore Fondazione Claudio Sabattini
ELENA LATTUADA Segretario Generale CGIL Lombardia
GAD LERNER giornalista
FRANCESCO MORES Docente di Storia della Chiesa – Università di Monaco di Baviera
IVAN PEDRETTI Segretario Generale SPI-CGIL
ALDO TORTORELLA Presidente Associazione del Rinnovamento della Sinistra
Coordina MARIO SAI Responsabile Formazione Camera del Lavoro Metropolitana di Milano
Nell’occasione verrà presentato il libro “Sindacalista per ambizione” (Ediesse 2018 )
e il sito www.archivioriccardoterzi.it
Riportiamo di seguito le note conclusive al convegno di Mario Sai.
Il convegno su “Riccardo Terzi sindacalista e politico tra teoria e prassi” non solo ha visto una significativa partecipazione con presenze importanti (da Antonio Pizzinato e Maria Grazia Meriggi ad Aldo Bonomi) ed un dibattito di grande interesse, come dimostrano le comunicazioni che pubblichiamo, ma ha confermato negli interventi dei dirigenti sindacali l’attualità del pensiero di Terzi anche nell’attuale fase del sindacato.
Massimo Bonini, segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, ha richiamato il documento della CGIL “Il sindacato si fa strada” e il dibattito sulla contrattazione inclusiva e territoriale mettendoli in relazione con la riflessione di Terzi sul territorio, in cui i lavoratori sono rappresentati nella loro dimensione sociale ed esistenziale. Il tema è quello dei diritti di cittadinanza. Il sindacato, in una fase di grandi trasformazioni ben visibili a Milano, non deve abbandonare i luoghi di lavoro, ma deve costruire una connessione con il contesto sociale, intervenendo sul modo come si costruiscono le relazioni sociali sul territorio sempre più innervate dall’innovazione tecnologica. Per questo serve spostare il baricentro del sindacato verso il basso, dal centro alle periferie.
Elena Lattuada, segretaria generale della CGIL Lombardia, a fronte delle spinte crescenti a rispondere alle crisi del mondo globalizzato con le chiusure localistiche, il rifiuto del diverso, l’integralismo, la riscoperta dei simboli religiosi come bandiera di una nuova crociata ha richiamato la riflessione di Terzi sull’Europa come soggetto politico unitario, che concorre alla definizione degli equilibri mondiali, che costruisce la sua azione con una forte mobilitazione democratica. A questo deve contribuire il sindacato, con una idea forte di confederalità, che fronteggi le spinte corporative e localistiche che originano da una situazione sociale frammentata. Questa è anche condizione per un federalismo che combini specificità dei territori e politiche inclusive.
Ivan Pedretti, segretario generale dello SPI nazionale, ha ricordato il lavoro di Terzi per dare una nuova dimensione culturale e sociale al tema, in gran parte sottovalutato, dell’invecchiamento. In una società che vede aumentare la popolazione anziana, la questione non può essere affrontata solo (e malamente) in termini assistenziali o di equilibrio di bilancio, ma considerando l’intera condizione di vita degli anziani, che si misurano con i grandi temi introdotti dalla globalizzazione (immigrazione, multiculturalismo, cambiamenti negli stili di vita e di costume) sentendosi abbandonati dalla politica. Perché in questa separazione non crescano paura, rabbia, chiusure ed egoismi importante e riconosciuta è l’azione del sindacato, come dimostra lo straordinario successo organizzativo dello SPI. Esso deve sostenersi anche con una forte capacità progettuale. È il lavoro che Terzi ha sviluppato con la Consulta Programmatica, costruendo rapporti con intellettuali, università e centri di ricerca e che continua con la Scuola di Alta Formazione.