IL PROGETTO ARCHIVIO RICCARDO TERZI

Scritto di Chiara Dogliotti, Ricercatrice di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa

Dopo un esame anche superficiale dell’archivio di Riccardo Terzi non può non colpire l’entità della produzione di scritti di Terzi; una produzione non solo copiosa in termini numerici generali, ma costante negli anni, diversificata in termini di tipologia e di forma e ricca e varia dal punto di vista tematico e contenutistico, tre aspetti sui quali pare opportuno soffermarci prima di analizzare il lavoro svolto sulle carte.

Per quanto riguarda il primo, Terzi scrive costantemente, dai primi anni Sessanta fino al momento della sua scomparsa, sebbene il tipo di scrittura cambi nel corso del tempo: tra il Sessantotto e la fine della sua esperienza nel Pci (1982) prevalgono gli articoli per quotidiani che negli anni 68-72 hanno la frequenza di uno al giorno; negli anni Ottanta aumentano le relazioni interventi a convegni e congressi e i saggi su riviste, diminuendo al contempo gli articoli sui quotidiani; negli anni Novanta e Duemila crescono tutti i tipi di scritto, mentre negli ultimi anni ad una diminuzione delle relazioni per incontri ha corrisposto un aumento delle riflessioni pubblicate in riviste o volumi. La scrittura accompagna quindi tutta la vita e l’attività di Terzi, segno che, accanto al lavoro organizzativo, la riflessione e la comunicazione del proprio pensiero politico e delle proprie idee in materia di natura, ruolo e funzione del sindacato ha avuto sempre una grande importanza.

Il secondo aspetto si lega al primo: il grande spazio dedicato da Terzi all’elaborazione teorica si esplicava in contesti diversi e con forme differenti; nell’archivio troviamo infatti saggi, articoli per quotidiani e riviste, relazioni stilate in occasione di congressi, tavole rotonde, seminari, conferenze, recensioni, presentazioni e ricordi, appunti e riflessioni sparse, contributi a volumi o monografie.

Infine, il terzo e ultimo aspetto è quello che riguarda l’aspetto più qualitativo del lavoro di Terzi e rivela tutta l’importanza del suo archivio. Le sue riflessioni, che si dipanano lungo diversi decenni, non sono quasi mai lavori meramente tecnici o di servizio, legati esclusivamente al qui e ora dell’occasione per cui erano stati prodotti. Al contrario intrecciano varie dimensioni (culturali, politiche, sindacali, sociali, economiche), spaziano tra moltissimi e significativi temi centrali per il mondo politico e sociale, offrono riflessioni di ampio respiro. Così l’insieme delle carte di Riccardo Terzi restituisce un quadro esaustivo, problematico e mai banale della recente storia del nostro paese, dalle grandi trasformazioni degli anni Sessanta alle recentissime problematiche della crisi della rappresentanza, dell’antipolitica e del nuovo mondo del lavoro.

 

CONDIZIONI DI PARTENZA

La raccolta di documenti prodotti da Riccardo Terzi e conservata dalla vedova è stata depositata presso un ufficio dello Spi-Cgil presso la Camera del Lavoro, affinché le carte venissero messe a disposizione degli studiosi e conservate; un lavoro di riordino e di ricondizionamento su queste carte si poneva quindi come necessario e propedeutico ai progetti futuri.

L’archivio si presentava parzialmente ordinato, con le carte suddivise in 9 faldoni; le carte risultavano catalogate secondo tre diversi criteri che in parte si affiancavano e in parte si accavallavano: quello cronologico, quello tematico e una sorta di via di mezzo tra il tematico e il tipologico che consisteva nel considerare l’ambito di attività in cui era impegnato l’autore al momento della stesura.

La prima caratteristica che colpisce di questo archivio è l’omogeneità tipologica delle carte: salvo casi sporadici, si tratta esclusivamente di scritti prodotti da Riccardo Terzi su temi relativi alla propria attività politica, sindacale e, più raramente, culturale.

A tale uniformità tipologica si contrappone la multiformità degli scritti, sia dal punto di vista tematico che da quello formale e la cosa non stupisce in considerazione dell’ampio arco cronologico coperto dall’archivio che si estende dai primi anni Sessanta fino ai giorni nostri.

Una prima difficoltà in vista del riordino era costituito dal fatto che moltissime carte non erano datate, né recavano alcun riferimento alla circostanza e all’epoca in cui erano state scritte se non attraverso l’esame del contenuto, attraverso quindi un’operazione laboriosa, il cui esito rischia di essere sommario o incerto.

Una seconda difficoltà era costituita dalla scelta del criterio da adottare per il riordino e il ricondizionamento; in questo caso non è possibile, infatti, fare riferimento a un ordine precedente, in quanto non si tratta di un vero e proprio archivio formatosi contestualmente a una qualche attività, quanto una raccolta di scritti operata dalla vedova di Riccardo Terzi in ragione di una loro conservazione. Come si è già accennato, le carte si presentavano infatti complessivamente ordinate secondo tre criteri in parte sovrapposti: tematico, cronologico e di contesto. Il primo era stato seguito solo in alcuni casi (per esempio gli articoli sull’ambiente erano riuniti), il secondo in modo più sistematico, ma approssimativo (si tratta più di una divisione in periodi che della ricostruzione di un ordine cronologico) e non costante, probabilmente a causa dell’elevato numero di documenti non datati; infine quello tipologico era il criterio utilizzato più diffusamente, sebbene non esclusivamente.

I nove faldoni contenevano quindi scritti, suddivisi secondo una macro partizione tra scritti sindacali e scritti politici. A questo materiale si aggiungono 49 tra volumi e riviste

Le carte si presentavano così raccolte:

Scritti politici

• FALDONE 1
65 articoli su riviste e quotidiani (70-00)
24 interventi e relazioni (anni vari, molti senza data)

• FALDONE 2
Circa 60 ritagli di articoli di Terzi da giornali, quotidiani, riviste. (70-10)
Circa 20 tra relazioni e trascrizioni interventi. Anni vari, non sempre datate (70-10)
Circa 20 tra minute di articoli e appunti. Anni vari, non sempre datate (70-10)
1 corrispondenza.

• FALDONE 3 (1965-1970)
77 ritagli o copie di giornali con articoli di Terzi
5 relazioni e interventi
6 scritti (minute e bozze)

• FALDONE 4
11 articoli rubrica su Rinascita (Anni 90)
28 ritagli e numeri giornali. (anni vari)
 

Scritti sindacali

• Faldoni 5 e 6 (anni vari)
53 tra articoli, saggi, minute, bozze e relazioni per il Centro Riforme dello Stato
8 relazioni per il Cnel
58 relazioni e interventi per congressi, assemblee, incontri della Cgil (1983-2003)
82 scritti editi e inediti

• FALDONI 7 e 8 (Anni 00-10)
Scritti principalmente relativi a tema pensionati.
42 interventi relazioni schemi appunti
21 articoli e saggi pubblicati su riviste
52 tra bozze, minute, inediti
 

Cultura
• FALDONE 9 (70-10)
Materiale vario relativo soprattutto ad attività culturali di Riccardo Terzi: organizzazione eventi culturali, recensione di libri, omaggi a figure importanti del mondo culturale, politico o sindacale, articoli di argomenti vari.
17 pezzi: recensioni
27 pezzi: articoli
9 pezzi: altro

 

INTERVENTO

La prima fase del progetto è stata dedicata all’individuazione e raccolta di tutti i documenti che concernono l’attività politica e sindacale e il pensiero di Riccardo Terzi. La maggior parte di questi materiali sono già riuniti e disponibili presso l’archivio da riordinare, tuttavia è sembrato utile effettuare un’ulteriore ricognizione, in modo da acquisire eventuale altro materiale che avrebbe potuto essere disponibile presso alcuni enti o archivi. In particolare:

  • Archivio del Pci conservato presso l’Istituto Gramsci di Roma
  • Archivio storico della Cgil
  • Archivio del CRS a Roma
  • Archivio del Cnel a Roma

 

Dai riscontri ottenuti dal Cnel e dall’Istituto Gramsci non è risultato che presso questi archivi siano conservate carte ulteriori prodotte da Terzi, mentre il CRS non ha fino ad oggi risposto alla nostra richiesta in merito.

Si è anche effettuato un controllo in rete per acquisire eventuali testi di Riccardo Terzi disponibili in versione digitale. Ad esempio: i siti www.diellemagazine.it e www.inchiestaonline.it permettono di scaricare diversi articoli di Terzi.

Acquisiti tutti i documenti si è proceduto a un primo inventario, individuando le carte doppie ed eventualmente scartandole. In questo modo sarà possibile avere una panoramica della consistenza dell’archivio e, in particolare, della quantità e della tipologia degli scritti di Terzi disponibili.

La seconda fase del lavoro è consistita nella sistemazione delle carte a disposizione in funzione della loro conservazione e accessibilità; propedeutica a questa fase è stata la definizione di un criterio di catalogazione e di un’impostazione generale dell’archivio. A questo proposito si è deciso preliminarmente di tenere conto principalmente di due condizioni: il criterio utilizzato dalla vedova di Riccardo Terzi nella conservazione delle carte, che costituisce l’unico ordine precedente ricostruibile e la finalità per cui la Fondazione ha deciso di riordinare gli scritti, ovvero la loro pubblicazione e la loro messa a disposizione degli studiosi.

Si è quindi scelto di mantenere la macro ripartizione tra scritti sindacali e scritti politici, trasformandola però in una tripartizione dove accanto alle due suddette categorie è stata introdotta quella di “cultura” in cui si è scelto di inserire quei materiali inerenti all’attività di Terzi di organizzatore culturale e quegli scritti non riconducibili immediatamente alla sua attività di dirigente sindacale o politico, ma a ambiti filosofici, letterari o storici. Questa tripartizione ha assunto la forma di una suddivisione delle carte in 3 serie:

Serie “Scritti Politici”
Serie “Scritti Sindacali”
Serie “Cultura”

Sempre in considerazione dei criteri utilizzati dalla conservatrice dell’archivio e della finalità del lavoro, il sistema di ordine più adeguato è sembrato essere quello che tiene conto della tipologia di contesto in cui le carte vengono prodotte. Il criterio tematico è da escludersi perché si tratta di un criterio scivoloso, raramente applicato proprio per le ambiguità che comporta, risultando alto il rischio di interpretazioni arbitrarie; in particolare in questo caso risulta particolarmente inadeguato per la difficoltà a categorizzare tematicamente gli scritti di Terzi che hanno la caratteristica di spaziare non solo tra temi diversi, ma anche tra diversi ambiti: la stessa ripartizione tra scritti sindacali e politici è operazione assai difficoltosa per un autore che, spesso anche negli scritti più brevi, intreccia sempre queste due dimensioni nell’articolare il proprio discorso.

Non sembra inutile quindi esplicitare i passaggi con cui si è cercato di elaborare un criterio che tenesse conto di queste criticità: sia nell’eseguire la tripartizione in serie, sia nel suddividere le carte tripartite per serie che abbiamo individuato ai diversi contesti in cui erano state prodotte si è sempre fatto riferimento al ruolo rivestito da Riccardo Terzi al momento della pubblicazione o dell’estensione dello scritto. Sarebbe stato infatti impossibile individuare il confine tra tematiche trattate che spesso si accavallano nello stesso documento o individuare sempre e con precisione le circostanze in cui un articolo o una relazione sono nati, per cui si è scelto di fare riferimento a un dato certo e incontrovertibile, ovvero il ruolo ricoperto da Terzi. Il criterio scelto si adattava efficacemente al materiale da sistemare, tranne per una tipologia di scritti, cioè la corposa serie di riflessioni sulla politica italiana – nella forma di saggi, articoli, bozze e relazioni per convegni – che Terzi scrive durante tutta la sua vita, anche quando non ricopre cariche politiche, ma sindacali: queste carte quindi non potevano essere inserite tra gli scritti politici, ma tra quelli sindacali, ma in questo caso il contrasto con il contenuto delle carte sarebbe stato eccessivamente stridente. Si è deciso pertanto di creare un’ulteriore sottoserie degli scritti politici denominandola “riflessioni politiche” in cui si sono inseriti gli scritti di argomento politico e stilati in occasioni e contesti attinenti la vita politica (per esempio: le relazioni al convegno della Bolognina o gli articoli su riviste politiche) negli anni in cui Terzi ricopriva il ruolo di dirigente sindacale.

Gli scritti politici si suddividono quindi in due sottoserie: Pci, che raccoglie gli scritti prodotti in qualità di dirigente della Fgci e del Pci poi e “Riflessioni politiche” di cui si è detto. Gli scritti sindacali si dividono invece in “Cgil” (scritti in qualità di dirigente del sindacato), CRS e CNEL (scritti in qualità di rappresentante della Cgil presso le rispettive istituzioni) e Spi (scritti in qualità di dirigente del sindacato dei pensionati della Cgil).

Le sottoserie così create sono le seguenti:

Scritti Politici
• Pci
• Riflessioni politiche

Scritti sindacali
• Cgil
• Cnel
• CRS
• Spi

Cultura
• Nessuna sottoserie

Dal primo esame delle carte emerge l’omogeneità tipologica cui si è già fatto cenno: la quasi totalità delle carte conservate sono scritti di Terzi, non si rende quindi necessaria una suddivisione per tipologia documentaria, quanto piuttosto una partizione per tipo di scritti. L’inesausta attività di scrittura di Terzi, infatti, ha prodotto una grande mole di scritti editi e inediti: articoli, saggi, bozze, interventi, monografie, prefazioni, postfazioni, presentazioni, recensioni, relazioni a congressi, conferenze, seminari, tavole rotonde, giornate di studio, riunioni di partito o di sindacato. Si è quindi scelto di ripartire ogni sottoserie in due titoli a seconda della tipologia:

  • scritti
  • relazioni

 

Per quanto riguarda la serie “cultura” è stato necessario ricorrere ad un numero maggiore di titolo per via della maggiore varietà di tipologia dei documenti; abbiamo così identificato i seguenti titoli:

  • scritti
  • recensioni
  • materiali iniziative culturali

 

All’interno di ogni titolo le carte sono state ordinate in ordine cronologico; a questo punto si è posta la necessità di datare con la minore approssimazione possibile i molti documenti che non recano indicazioni in proposito, in base al tema e al contesto in cui sono state prodotte. Il riferimento a eventi noti o comunque databili o a personalità pubbliche e alla loro carica hanno costituito i principali punti di riferimento per la datazione. Quando si è riusciti a risalire con certezza all’anno questo è stato indicato tra parentesi quadre (esempio: [1992]), quando invece è stato stabilito con un margine più o meno ampio di incertezza e di approssimazione si è aggiunto il punto di domanda ([1992?]).

Come si vede dal grafico sottostante, la produzione di scritti di Terzi è aumentata visibilmente nel momento di passaggio dall’attività politica a quella sindacale, nel 1983, per poi mantenere un andamento più costante ma sempre progressivo nella crescita. È possibile che questo aumento del numero degli scritti nel corso del tempo sia anche influenzato dalla maggiore facilità di conservazione e reperimento dei documenti nei tempi recenti: si pensi alle archiviazioni nei pc di tutte le bozze e i lavori incompiuti o alla disponibilità di articoli pubblicati online.

Una volta stabilita la struttura dell’archivio, si è quindi passati all’esame di ogni carta ivi contenuta, alla sua eventuale datazione, alla sua collocazione e alla sua descrizione in un database informatico di cui si dirà più avanti e che è visibile nell’allegato B. Nel caso in cui venissero ravvisati documenti doppi o diverse versioni del medesimo scritto (è capitato frequentemente di trovare – anche contenuti in faldoni diversi le pagine di una rivista con un articolo pubblicato e lo stesso articolo in versione bozza), nel qual caso le carte sono state riunite, se si trattava di due versioni identiche, sia dal punto di vista fisico che contenutistico, sono state messe insieme con un’unica numerazione, se presentavano qualche differenza sono state numerate con un unico numero e l’aggiunta di un “bis” ad una delle due versioni.

Tutti i documenti esaminati, descritti e collocati sono stati contrassegnati con un numero provvisorio – apposto sulla carta e sulla corrispettiva scheda del database – in previsione del controllo finale. Al termine del lavoro, infatti sono state ricontrollate tutte le carte per verificare l’esatta collocazione nell’archivio e che la scheda descrittiva non presentasse errori; contestualmente è stata apposta la numerazione definitiva che si è scelto di indicare con una lettera diversa per ogni sottoserie seguita da un numero progressivo.

Al termine del lavoro l’archivio si presenta ordinato, ricondizionato e consultabile: un patrimonio di scritti inventariato e accessibile, dotato di strumenti di corredo per una efficiente e semplice consultazione (si vedano il prossimo paragrafo e gli allegati A e B) e una bibliografia ragionata (allegato C) utilizzabile per ulteriori progetti futuri.

 

STRUMENTI

Contestualmente al riordino, si è proceduto alla creazione di strumenti di consultazione e inventario con l’obiettivo di facilitare il reperimento delle carte da parte degli studiosi e dei fruitori in generale e consentire di individuare rapidamente i documenti. La disponibilità di strumenti digitali rende obsoleti mezzi di corredo cartacei, si è quindi scelto di sostituirli con la costruzione, attraverso la tabella Access, dell’inventario dei documenti presenti, con l’indicazione della loro collocazione. Assai importante ai fini dello studio degli scritti di Terzi saranno i filtri del database digitale che permettono di rintracciare rapidamente le carte e di individuarle sia attraverso l’indicazione cronologica, sia attraverso parole chiave che forniscono indicazioni sui temi trattati e una panoramica del complesso delle carte prima di accedere ai documenti stessi.

Entrambi gli inventari potranno essere pubblicati online, in modo da fornire a studiosi, ricercatori e al pubblico in generale un fondamentale strumento di accesso all’archivio a distanza.

La struttura dell’archivio viene riprodotta nel database il cui fine è di restituire il quadro di insieme, descrivendo le 78 unità archivistiche, quindi, nel caso specifico, i volumi e le buste.

Per ogni unità archivistica viene indicato:

  • Numero progressivo (numero di unità archivistica)
  • Numero di busta (contrassegnato sull’unità)
  • Serie
  • Sottoserie
  • Consistenza (numero di carte per unità archivistica)
  • Estremi cronologici
  • Oggetto (titolo dell’unità)
  • Descrizione (sommario riassunto del contenuto e parole chiave per rintracciare rapidamente un tema)
  • Note

 

Tutti questi campi sono interrogabili e filtrabili, per cui è possibile, ad esempio, filtrare i soli volumi o le sole unità risalenti ad un determinato anno e così; nel contempo è possibile ricercare un preciso titolo o un determinato anno attraverso lo strumento di ricerca. Per facilitare questa operazione a livello tematico si sono inserite parole chiave (tag) nei campi “descrizione” in modo da rendere più agevole la ricerca per argomenti.

Il secondo database contiene invece una descrizione dei singoli documenti contenuti nell’archivio: le 709 schede così costruite offrono quindi la possibilità di conoscere già con un buon grado di analiticità i contenuti degli scritti contenuti, il che ne farebbe uno strumento di grande utilità se fosse messo online, permettendo agli studiosi una preliminare robusta idea di ciò che si recherebbero poi a consultare fisicamente.

I campi di questo database sono i seguenti:

  • Numero progressivo (numero della carta)
  • Collocazione (serie-sottoserie-titolo-numero di busta)
  • Serie
  • Sottoserie
  • Busta
  • Titolo
  • Estremi cronologici
  • Descrizione fisica (sintetica descrizione del tipo di oggetto: foglio, rivista, volume, eccetera)
  • Descrizione del contenuto (sintetico riassunto del contenuto con parole chiave)
  • Note

 

STRUTTURA DELL’ARCHIVIO

Scritti politici

Pci (1963-1982)
Relazioni
Scritti

Riflessioni politiche (1983-2015)
Relazioni
Scritti

 

Scritti sindacali

Cgil (1983-2002)
Relazioni
Scritti

CRS (1991-2008)
Relazioni
Scritti

CNEL (1994-1999)
Relazioni

Spi (2003-2015)
Relazioni
Scritti

 

Cultura
Scritti
Recensioni
Materiali iniziative culturali
Altro.

 

Il materiale si compone di 58 unità archivistiche (9 buste e 49 volumi), per un totale di 709 pezzi che copre un arco temporale di circa 50 anni, dal 1963 al 2015.

La busta 1 contiene le relazioni in bozza o pubblicate su bollettini e riviste scritte da Terzi come dirigente Cgil. Gli argomenti toccati sono vari: ambiente, organizzazione del sindacato, rappresentanza, autonomia del sindacato, democrazia, rapporti con la politica.

La busta 2 è una raccolta di scritti in bozza o pubblicati su riviste e bollettini di argomento sindacale o comunque pronunciati in veste di dirigente sindacale. Gli argomenti toccati sono nuovamente molteplici e intrecciano tematiche sindacali con più generali discorsi politici: ambiente, organizzazione del sindacato, rappresentanza, autonomia del sindacato, democrazia, rapporti con la politica. Le testate per cui scrive principalmente sono “Rassegna sindacale”, “L’Unità”, “Note”, “Micromega”, “Quarantacinque”, “Quaderni di rassegna sindacale”, “Polis”, “Rinascita”, “Il Moderno”, “Nrs”, “Meta”.

La busta 3 contiene serie diverse, poiché la consistenza numerica dei pezzi di queste sottoserie è inferiore alle altre, troviamo quindi nello stesso pacco relazioni e scritti di Terzi in qualità di consigliere Cnel, di presidente del CRS Lombardia, di vicepresidente nazionale del Crs. I temi qui toccati sono più circoscritti e attengono agli ambiti di intervento di Terzi rispetto agli incarichi in queste istituzioni: federalismo, riforme istituzionali, Bicamerale, rapporti tra Nord e Sud, questioni istituzionali. Gli scritti sono pubblicati soprattutto su “Nrs”, e “Impresa e Stato”.

Le buste 4 e 5 raccolgono rispettivamente le relazioni e gli scritti del periodo in cui Terzi fu segretario dello Spi Lombardia e dello Spi nazionale (dal 2006). Le prime, in bozza o pubblicate su bollettini e riviste, vennero tenute da Terzi in occasione di congressi, convegni, seminari, conferenze. I secondi sono bozze, articoli per riviste varie (“Nuovi argomenti Spi”, “L’Unità”, “Gli argomenti umani”, Inchiesta online, “Democrazia e diritto”, “Alternativa per il socialismo”, “Communitas”, “Ere”) o prefazioni di libri, presentazione ricerche e libri di altri, estratti da riviste e volumi. I temi toccati sono molti: rappresentanza politica e sindacale, autonomia sindacale, democrazia, Europa, invecchiamento attivo, anziani e politica, lavoro, welfare, confederalità, memoria, sussidiarietà, mutualismo, politica sanitaria, giovani, democrazia nel sindacato, unità sindacale, sindacato e politica, crisi della democrazia e ruolo del sindacato, cittadinanza attiva, partecipazione, solidarietà, terremoto de L’Aquila, crisi e lavoro, sindacato suo ruolo e sua organizzazione, Fiat.

Le buste 6 e 7 raccolgono rispettivamente relazioni e scritti di Terzi negli anni della Fgci e del Pci relativi a temi di attualità politica dell’epoca: quadri e tecnici, Milano, elezioni politiche, enti locali, Pci, Psi, centro-sinistra, amministrazione, riforme dell’università, studenti, industria pubblica e privata, giovani, governabilità, cultura, movimento operaio, cattolici, lavoro. La busta 6 contiene relazioni e interventi a congressi, seminari, conferenze, la 7 scritti per riviste, bollettini e fogli e, soprattutto quotidiani (“L’Unità”, “Nuova Sesto”), bozze, appunti e scritti decontestualizzati.

La busta 8 raccoglie gli scritti politici di Terzi in un periodo in cui non aveva incarichi politici ma sindacali. Infatti, nonostante non ricoprisse incarichi di partito, in questi anni non mancano articoli, relazioni a convegni e congressi, appunti, bozze, scritti vari che contengono le riflessioni politiche di Terzi lungo quasi quarant’anni. I temi trattatati sono vari e toccano i principali nodi della storia politica e in particolare della storia della sinistra negli ultimi decenni dalla svolta della Bolognina alla nascita dell’Ulivo, dal Craxismo alla stagione dei populismi, dalla questione settentrionale al fenomeno dell’antipolitica, dall’identità del Pci negli anni Ottanta alle vicende del Partito Democratico. Inoltre, attraverso questi scritti, Terzi costruisce un vero e proprio glossario della politica contemporanea in cui ricorrono in particolare i concetti di destra, sinistra, federalismo, lavoro, PDS, democrazia, riformismo, socialismo, rappresentanza, conflitto. La busta contiene gli articoli scritti per la rubrica Dal sociale al politico tenuta per “Rinascita”; la maggior parte degli articoli editi sono stati pubblicati su “L’Unità”, “Rinascita”, “Critica sociale” e “Gli argomenti umani”.

La busta 9 contiene i materiali attinenti all’aspetto culturale della vita di Terzi, sia nel senso di scritti suoi di carattere culturale, sia in quello di prodotti della sua attività di organizzatore e animatore di eventi culturali: materiali di studio sul rapporto tra Togliatti e papa Roncalli, sul dialogo con i cattolici, recensioni di libri, un intervento su Pasolini, ricordi di figure del sindacato, della politica, della cultura, materiali prodotti dall’attività per la Fondazione Di Vittorio. Si tratta quindi di una miscellanea dal punto di vista tipologico: articoli a stampa, bozze, inviti e programmi di convegni, corrispondenza, scalette e appunti.

I 49 volumi sono in parte collettanee che comprendono saggi di Terzi, in parte volumi di altri di cui egli ha curato l’edizione o stilato la prefazione o la postfazione, monografie e libri scritti a più mani. I soggetti di questi libri non sono tutti riconducibili all’ambito sindacale e politico, ma anche a più estesi ambiti culturali.

 

FINALITÀ E POTENZIALITÀ

Per quanto riguarda la consultabilità dell’archivio, esso è ora ordinato e dotato di strumenti di corredo per cui è possibile renderlo disponibile agli studiosi. Una ulteriore possibilità è costituita dalla pubblicazione on line dell’inventario o delle stesse carte. In entrambi i casi, si rivelerà utile la schedatura digitale che potrà essere utilizzata come base per la compilazione di un software per la messa on line. Nell’ipotesi della pubblicazione dei documenti, si renderà necessaria l’acquisizione digitale di tutti i documenti e la loro pubblicazione on line (predisponendo qualche forma di protezione, come una scritta in filigrana su ogni immagine) abbinando le immagini del documento alla loro descrizione archivistica.

Per quanto riguarda la pubblicazione delle carte, l’inventario, la descrizione e i filtri con i tag per rintracciare le tematiche, oltre alla bibliografia ragionata (allegato C), sono strumenti propedeutici allo studio e alla pubblicazione critica del lavoro di Riccardo Terzi.


Numero progressivo: P05
Estremi cronologici: 2017, giugno
Autore: Chiara Dogliotti
Tipo: Relativi a Terzi
Serie: Cultura -
Pubblicazione: “Riccardo Terzi, un pensiero innovatore”, Mimosa, Milano, pp. 117-137