SI POSSONO MIGLIORARE I RAPPORTI DELLA SINISTRA
di Riccardo Terzi – del CC del PCI
La conferenza programmatica di Rimini offre a tutte le forze della sinistra un ampio materiale di analisi e di proposte, su cui sarà utile riflettere e verificare più puntualmente le possibilità di convergenza. Anche il PCI ha presentato già da qualche mese una propria bozza di programma economico, e su di essa si è sviluppata un’ampia consultazione.
Ora, con l’iniziativa programmatica del PSI, si possono misurare più direttamente i punti di convergenza e di dissenso. Il fatto di portare la discussione su questo terreno, al di là di divisioni ideologiche spesso artificiose e astratte, può rappresentare un passo importante verso un chiarimento e un miglioramento dei rapporti nella sinistra.
Lo stesso filo conduttore della “governabilità” non è, in questo quadro, un motivo di sostanziale differenziazione, perché si tratta, appunto, di individuare gli strumenti e le scelte politiche per poter governare i processi economici e sociali. L’aspirazione comune della sinistra è quella di poter intervenire politicamente, con il metodo della programmazione, per superare la crisi, per non lasciarla alla spontaneità, per costruire le condizioni di un nuovo sviluppo. Piuttosto, c’è ancora, tra i due partiti della sinistra, una valutazione differente sulla gravità e profondità della crisi: la linea esposta a Rimini sembra basarsi sulla convinzione che basti un’operazione di snellimento e di ammodernamento dell’intervento pubblico per rimettere in moto un meccanismo di sviluppo, inceppato ma ancora vitale. La nostra diagnosi è meno ottimistica, e più radicali e profonde ci sembrano essere le necessità di cambiamento, nella politica economica e nel funzionamento delle istituzioni.
È un tema da approfondire. Ed è da approfondire e da discutere più apertamente la questione politica, la questione cioè del blocco di forze, sociali e politiche, a cui occorre affidare questo obiettivo di rinnovamento del paese.
Il PSI afferma oggi legittimamente, con un certo orgoglio, la propria autonomia, il proprio ruolo, rifiutando collocazioni subalterne. Ma non può sfuggire alla questione delle alleanze, per l’immediato e per la prospettiva.
Ci si propone ancora, e come, un disegno di alternativa? O questa prospettiva è ormai considerata come una velleità da abbandonare definitivamente, adattandosi ai compromessi possibili nel quadro dell’attuale sistema politico?
Tutta l’impostazione programmatica di Rimini, svolta nella direzione del cambiamento e del rinnovamento del paese, rischia di essere nei fatti svuotata e immiserita se ad essa non si accompagna una scelta politica conseguente, l’indicazione cioè di un obiettivo di alternativa all’attuale sistema di potere.
Busta: 7
Estremi cronologici: [1982, aprile?]
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Pagina quotidiano
Tipo: Scritti
Serie: Scritti Politici - PCI -
Pubblicazione: ?, s.d.