Nato a Milano nel 1941, studia filosofia all’Università Statale, allievo di Enzo Paci e Mario Dal Pra.

L’impegno culturale si traduce immediatamente in una scelta di politica attiva nelle file del PCI. Sono gli anni della grande espansione politica del partito, soprattutto sotto il profilo del prestigio e dell’influenza culturale. Negli anni della segreteria di Luigi Longo e di Enrico Berlinguer, Terzi è membro del Comitato Centrale e Segretario della Federazione milanese (dal 1975 al 1981).

Nel 1975 nasce a Milano, col contributo determinante di Terzi, la prima giunta di sinistra. Nel dibattito politico, all’interno del Partito e della sinistra, Terzi assume una posizione originale e spesso critica, guidata da una costante attenzione ai rapporti unitari nella sinistra, nella prospettiva di una moderna cultura riformista. Nel 1983 entra nella CGIL, collaborando con Lama, Pizzinato, Trentin, Cofferati.

Dal 1990 al 1994 è segretario generale della CGIL Lombardia. Il suo impegno si sviluppa in diverse direzioni: si occupa dei quadri e delle alte professionalità, fonda l’Associazione Ambiente lavoro che introduce nella politica sindacale una nuova sensibilità e attenzione verso le tematiche ambientali, lavora sui temi istituzionali contribuendo alla definizione di una linea d’intervento attivo del sindacato per lo riforma della Pubblica Amministrazione e per un assetto federalista dello Stato. Partecipa, in rappresentanza della CGIL, all’Assemblea del CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) e collabora con il CRS (Centro per lo Riforma dello Stato).

Dal 1993 presiede l’Associazione Culturale Secondo Maggio, che organizza nei locali della Camera del Lavoro di Milano un qualificato programma di musica del Novecento, jazz e classica contemporanea.

Collabora a numerose riviste intervenendo nel dibattito interno al partito dei Democratici di Sinistra. Contribuisce alla definizione della piattaforma politica della Nuova Sinistra DS ed entra, all’ultimo congresso, nella Direzione Nazionale.

La candidatura al Consiglio Comunale di Milano è quindi la continuazione, in nuove forme, di un impegno politico che non si è mai interrotto: un forte contributo all’opera di ricostruzione e rilancio della sinistra milanese.