PROGETTO MEMORIA

Nota per la Segreteria

di Riccardo Terzi

Dopo la riorganizzazione del dipartimento, è ora possibile un piano di lavoro più organico, con una maggiore integrazione con l’insieme dell’attività svolta dal centro nazionale dello SPI e dalle strutture territoriali. Oltre alla continuazione del lavoro già precedentemente svolto, abbiamo individuato i seguenti filoni di attività:

 

1) Incontri giovani-anziani, nei quali la memoria, ovvero l’esperienza delle passate generazioni, sia messa al servizio di un lavoro di progettazione politica e sindacale che coinvolga un più largo arco di forze. In particolare pensiamo di concentrarci su due temi: il lavoro e le sue trasformazioni, le forme e gli strumenti della partecipazione democratica. Si tratta di organizzare alcuni incontri territoriali, ancora da definire, in collaborazione con la CGIL e con le altre categorie. Una prima iniziativa potrebbe essere costruita a Torino, con un incontro tra giovani e vecchi delegati, per analizzare le trasformazioni del lavoro di fabbrica e per discutere delle conseguenti strategie sindacali.

 

2) Incontri territoriali con alcune figure rappresentative della cultura democratica, per mettere a fuoco tutto il rapporto tra memoria e progetto, tra l’esperienza vissuta e la capacità di attualizzarla nelle attuali condizioni. Un primo appuntamento che stiamo cercando di realizzare è con Ermanno Olmi, in Veneto, d’intesa con lo SPI regionale.

 

3) A conclusione delle numerose iniziative per il 150° dell’Unità d’Italia, occorre raccogliere tutto il materiale disponibile e vedere la possibilità di una pubblicazione e di una sua presentazione pubblica.

 

4) Nel corso del 2012, proponiamo di organizzare, in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio, un convegno di riflessione storica, che può rappresentare un momento di continuità con il lavoro per il 150°. L’ipotesi è quella di prendere in esame il passaggio storico avvenuto a cavallo degli anni ‘60 e ’70, con tutte le sue tumultuose trasformazioni negli stili di vita, nella coscienza collettiva e individuale, in una fase di accelerata modernizzazione dell’intera società nazionale. È un tema che ci riguarda assai da vicino, proprio perché l’attuale struttura portante dello SPI è formata da quella generazione, e quindi il bilancio storico diviene un bilancio critico di tutta la nostra esperienza sociale. Come testimone di quel passaggio, possiamo considerare in particolare la figura di Pasolini, che più di altri ha visto per tempo tutte le contraddizioni di quel processo. L’articolazione tematica del convegno è ancora tutta da discutere e da definire.

 

5) Un’altra occasione importante è rappresentata dalla festa nazionale di Liberetà, prevista a Reggio Emilia nel mese di maggio. La parola-chiave su cui organizzare le diverse iniziative può essere la “liberazione”, con un richiamo storico alla lotta antifascista, e con un riferimento alle battaglie che sono oggi aperte, per “liberare” la vita delle persone, nel lavoro e nella società, da ogni forma di oppressione. Anche in questo caso, si tratta di dare alla memoria un significato attivo, al servizio di una battagli democratica che deve investire, nel loro complesso, gli assetti politici e sociali della nostra comunità nazionale.

 

6) Resta da calendarizzare, tra gennaio e febbraio, l’iniziativa per il Premio di Liberetà.

 

Roma, 7 dicembre 2011



Numero progressivo: D18
Busta: 4
Estremi cronologici: 2011, 7 dicembre
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Stampa da file PC
Tipo: Relazioni
Serie: Scritti Sindacali - SPI -