LA LOTTA UNITARIA DEI LAVORATORI
Contro il progetto legge governativo per le pensioni
di Riccardo Terzi, senza firma
Il governo di centro sinistra non ha voluto smentirsi, nemmeno in questi ultimi giorni di legislatura. Dopo avere, per anni, dimenticato il grave problema delle pensioni, propone oggi una “riforma” – si fa per dire – che ha suscitato l’unanime indignazione e la protesta dei pensionati e dei lavoratori.
Infatti le proposte del governo riguardano soltanto una diversa distribuzione delle risorse all’interno delle classi lavoratrici, per cui gli esigui vantaggi concessi a certe categorie vengono pagati da altre categorie di lavoratori, e in ogni caso non si esce dal circolo chiuso per cui la riforma deve essere pagata coi soldi dei lavoratori stessi, i quali si ritrovano così al punto di partenza.
I lavoratori di Sesto hanno fatto bene i loro calcoli e, con le cifre alla mano, hanno scoperto che la riforma non concede loro nessun miglioramento e che, in molti casi, vi sarebbe anzi un aggravamento delle loro condizioni (nelle pagine interne illustriamo la nostra posizione sui vari punti della questione). La risposta della classe operaia Sestese è stata pronta e unitaria: nella maggiori fabbriche di Sesto si sono approvati ordini del giorno di protesta, i quali sottolineavano unitariamente l’esigenza di una vera e sostanziale riforma, che elevasse il livello di vita di tutti i lavoratori in pensione, e queste posizioni sono state sostenute delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, che hanno proclamato mercoledì scorso uno sciopero unitario della categoria.
Non meno decisa è stato la risposta dei pensionati. Subito dopo la notizia delle proposte governative si è tenuta, al cinema Rondò, un’affollata assemblea dei pensionati, nel corso della quale il compagno on. Rossinovich ha illustrato gli aspetti legislativi della vertenza. È stata poi decisa la partecipazione alla manifestazione provinciale indetta dalla Camera del lavoro di Milano per la giornata di giovedì 7 marzo.
In una città come Sesto San Giovanni, il fatto che scendano in lotta operai, impiegati, pensionati, rappresenta un grande fatto cittadino, che interessa la vita di tutte le famiglie. La discussione non è rimasta chiusa nelle fabbriche o nella organizzazioni sindacali: il problema delle pensioni viene discusso nei mercati, per le strade, nei bar, ed ha sollevato anche l’attenzione del Consiglio comunale.
La lotta è in corso, e non si chiuderà con la chiusura delle Camere; continuerà anche dopo, nel corso della campagna elettorale, per far pagare al governo il prezzo della sua politica antipopolare, per imporre una svolta a sinistra della vita politica italiana.
Busta: 7
Estremi cronologici: 1968, 8 marzo
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Pagina quotidiano
Tipo: Scritti
Serie: Scritti Politici - PCI -
Pubblicazione: “Nuova Sesto”, 8 marzo 1968