IL GOVERNO FANTOCCIO
di Riccardo Terzi, senza firma
La visita di Nixon in Europa non è stata una visita di cortesia: è stato un atto politico meditato, il cui obiettivo è quello di stringere i legami di sudditanza dei Paesi europei verso la grande potenza americana.
È un tentativo di rilancio dell’atlantismo, e di tutta la retorica che ne consegue. Dietro i discorsi alati sulla libertà e sulla volontà di pace, sulla democrazia e sulla giustizia, che risuonano ormai come stonature sgradevoli, dietro tutto questo ciarpame di ipocrisia stanno i contenuti e gli obiettivi reali dell’atlantismo, che sono quelli della corsa agli armamenti, della difesa aggressiva degli interessi capitalistici, della lotta ad oltranza, contro il socialismo. Nixon ha incontrato in Italia un governo servile e senza dignità, che non ha avuto il coraggio di esprimere í veri sentimenti del nostro popolo, e che anzi, per dar prova della sua assoluta fedeltà al padrone americano, ha sostenuto la violenza poliziesca contro chi, a Milano, a Roma e in altre città, rivendicava una politica estera di indipendenza che ci liberi da ogni soggezione all’imperialismo americano.
Abbiamo un governo di lacchè, che senza esitazione si schiera dalla parte degli interessi di una potenze straniera, anche quando questi contrastano con le volontà di pace e di democrazia del nostro popolo.
Questo governo fantoccio, ultima infelice riedizione del centro-sinistra, sa governare ormai soltanto con la forza e con la repressione. Agli studenti che lottano per una scuola libera e moderna il governo risponde trasformando le università in caserme della polizia, alle forze democratiche che chiedono una svolta negli indirizzi politici si risponde con una posizione di assoluta chiusura, cercando di impedire l’inchiesta sul SIFAR, di ricreare il clima dell’anticomunismo, di spezzare ogni movimento unitario.
È in questo quadro, segnato da una profonda crisi politica, che possono fermentare volontà reazionarie e tentativi di provocazione.
Già da numerosi episodi, dagli attentati, dagli atti di violenza compiuti dalle squadre fasciste, si ricava l’impressione che in questo clima di incertezza politica, c’è chi manovra per favorire qualche operazione reazionaria. La nostre risposta deve essere chiara ed immediata.
All’inerzia colpevole dei governo noi opponiamo la nostra azione unitaria e di massa. È questo il momento in cui si richiede una grande mobilitazione delle forze democratiche, una iniziativa politica che non sia soltanto di ristrette avanguardie, ma che investe le masse popolari e le loro organizzazioni. Non si illudano i nostri governanti di poter facilmente piegare la resistenza delle forze popolari, perché anzi questa resistenza andrà crescendo quanto più diverrà chiara l’incapacità del governo e la sua ottusità reazionaria.
Grandi manifestazioni sono stato indette dal PCI nei prossimi giorni, per dimostrare come intorno al nostro partito sia cresciuta la solidarietà e la volontà di lotta delle masse. Noi facciamo appello a tutti i militanti, a tutti i lavoratori, perché si raccolgano intorno alle manifestazioni del partito, perché diano una dimostrazione alla nostra classe dirigente della forza e della combattività del movimento operaio italiano.
Busta: 7
Estremi cronologici: 1969, 7 marzo
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Pagina quotidiano
Tipo: Scritti
Serie: Scritti Politici - PCI -
Pubblicazione: “Nuova Sesto”, 7 marzo 1969