[FRONTE DI LIBERAZIONE NAZIONALE VIETNAMITA]
di Riccardo Terzi, senza firma
«Apriamo un fronte di azione italiano a fianco del Fronte di Liberazione Nazionale vietnamita». Questa è la parola d’ordine lanciata dalle organizzazioni giovanili di sinistra nella giornata del 24 dicembre.
Perché a «fianco del fronte di liberazione Nazionale?» Perché la nostra non è una presa di posizione genericamente pacifista, ma nel conflitto che dilania il popolo vietnamita sappiamo distinguere il giusto dall’ingiusto, la forza del progresso da quella della barbarie. Il F.L.N. è il rappresentante del popolo Vietnamita, è la coscienza del popolo che diviene organizzazione, lotta armata, disciplina rivoluzionaria. Noi vogliamo la pace nel Vietnam, perché vogliamo la vittoria del F.L.N.
Perché un Fronte italiano? Perché la politica imperialista degli USA è una politica che si svolge sul piano internazionale, e prevede, per il nostro Paese, il dominio politico delle grandi concentrazioni monopolistiche, la fusione di capitale italiano e capitale americano, la totale subordinazione militare agli interessi strategici dell’imperialismo. L’Italia dovrebbe essere una pedina della politica americana, manovrata dalla Casa Bianca e dal Pentagono. E man mano che procede l’impegno di guerra degli USA, più cresce il bisogno di queste pedine, di questi alleati disposti a gettare nella guerra americana anche le proprie energie.
Perché «un Fronte di azione?». Perché la realtà politica dell’Italia non può mutare se non per virtù di una lotta consapevole, che sappia indirizzarsi contro l’avversario reale e trovare obbiettivi non fittizi. Combattere in Italia la lotta anti-imperialista è combattere contro chi si è assunto il ruolo di commissario prefettizio degli USA, contro chi ha interesse alla vittoria militare degli americani, contro chi è animato dagli stessi principi di Johnson e McNamara, contro ogni concreto legame, quale è la NATO, che ci rende complici della politica americana.
Questa lotta può essere condotta con mezzi diversi e con prospettive diverse. Ma il discorso su questi problemi deve essere aperto subito, ed è qui che si verifica l’effettiva volontà di lotta delle singole forze politiche, è questo il terreno su cui ci si deve misurare.
Apriamo dunque questo fronte di azione, col contributo autonomo delle diverse organizzazioni, dei singoli militanti. Nessuna forza deve andare perduta, nessun opportunismo può essere giustificato. C’è un obbiettivo comune che lega in questo unico fronte di lotta uomini che vengono da diverse esperienze e vogliono approdare a diverse prospettive: schierare l’Italia al fianco del fronte di liberazione nazionale del Vietnam.
Busta: 7
Estremi cronologici: 1967, gennaio
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Pagina quotidiano
Tipo: Scritti
Serie: Scritti Politici - PCI -
Pubblicazione: “La nostra lotta”, gennaio 1967