[DIALOGO TRA QUADRI E SINDACATO]
di Riccardo Terzi
Riccardo Terzi, nato a Milano nel 1941, è membro del Comitato Centrale del Pci e responsabile, per il settore economico, del lavoro verso i quadri e i tecnici.
Non occorre certo sottolineare ancora una volta la profondità della crisi che il paese attraversa e il rischio di collasso economico a cui ci troviamo esposti.
I problemi sono di dimensione tale da richiedere un grande sforzo collettivo di tutta la società italiana, di tutte le forze produttive, superando calcoli di parte e posizioni di tipo corporativo. In questo contesto, non c’è dubbio che il movimento dei quadri può e deve assumere una funzione importante, a condizione che non si lasci rinchiudere in una ristretta ottica corporativa.
I quadri, che costituiscono nel sistema delle imprese un tessuto connettivo essenziale e che sono direttamente coinvolti dai processi necessari di ristrutturazione, possono essere in prima fila nella battaglia per lo sviluppo e per l’occupazione, per l’ammodernamento tecnologico, per l’elevamento della produttività.
Penso quindi che si debba puntare ad un impegno politico di livello più alto, che affronti i nodi decisivi della crisi.
I quadri e i tecnici possono dare un contributo importante, di idee, di proposte, di elaborazione, a partire dalla realtà delle singole imprese.
Ciò richiede, come condizione, un nuovo clima nelle relazioni industriali, uno sviluppo della partecipazione democratica e della responsabilizzazione di tutti i lavoratori.
Per questo occorre sconfiggere le posizioni di intransigenza e di rivincita esistenti all’interno del padronato.
Un’acutizzazione drammatica dello scontro sociale renderebbe tutte le questioni di più difficile soluzione, e d’altra parte una sconfitta del movimento sindacale chiuderebbe per tutti, anche per i quadri e per i tecnici, gli spazi di democrazia conquistati negli anni passati.
La via del dialogo con il movimento sindacale organizzato e della ricerca di obiettivi comuni e convergenti è quindi l’unica corretta e produttiva, ed è importante che, dopo una fase di incomprensione, una parte consistente del movimento dei quadri si sia mossa in questa direzione.
In questa visione politica più generale, si pongono le esigenze di rivalutazione della professionalità, di correzione dell’appiattimento salariale. Ed è evidente che non si tratta di una questione particolaristica, ma di una condizione necessaria per il rinnovamento e per il rilancio del nostro apparato produttivo.
Su tutti questi temi, e in particolare su quelli che riguardano le prospettive del nostro sviluppo economico, è necessaria un’azione unitaria di tutto il mondo del lavoro, di tutti i lavoratori, dagli operai agli impiegati, dai quadri ai tecnici, perché solo attraverso uno sforzo collettivo è possibile raggiungere dei risultati concreti e positivi.
Busta: 6
Estremi cronologici: 1982, novembre-dicembre
Autore: Riccardo Terzi
Descrizione fisica: Pagine rivista
Tipo: Relazioni
Serie: Scritti Politici - PCI -
Pubblicazione: “Noi quadri”, novembre-dicembre 1982