Con questo numero, Nuova Sesto sospende per un mese la sua attività. Ai nostri lettori auguriamo un periodo di riposo e di serenità, e noi cogliamo l’occasione per fare un breve bilancio del nostro lavoro.

Anzitutto il nostro giornale, il giornale dei comunisti sestesi, al terzo anno di vita, si è dimostrato uno strumento utile, necessario.

In una città come Sesto San Giovanni, che ha un grande rilievo politico, non può mancare un giornale operaio, uno strumento d’informazione che sia sottratto al controllo dei gruppi capitalistici. Abbiamo lavorato non senza difficoltà, ma convinti della necessità di tener duro, di non rinunciare alla battaglia per dare ai cittadini sestesi un’informazione libera, democratica, che sia l’espressione degli interessi dei lavoratori. E in questa direzione continueremo a lavorare, sollecitando il contributo attivo dei nostri lettori, ai quali chiediamo non solo di acquistare il giornale, ma di fornirlo di notizie, di criticare gli errori, di suggerire iniziative. Nuova Sesto non è soltanto un mezzo d’informazione, ma è anche lo specchio della vita del partito, lo strumento per registrare e propagandare le iniziative politiche dei comunisti di Sesto.

Per questo il nostro bilancio è anche il bilancio delle lotte politiche condotte, dei risultati conseguiti dal nostro Partito.

Se andiamo a rileggere i numeri di Nuova Sesto da quando è sorto sino ad oggi abbiamo chiara la sensazione di un partito vivo, inserito profondamente nella vita della città, di un partito che è andato avanti, che si è rafforzato.

Non c’è stato soltanto il grande risultato della campagna elettorale che ha dato nuova forza e nuova fiducia ai comunisti.

Nuove sezioni sono sorte, nuove cellule, nuovi circoli della FGCI, nuovi collegamenti si sono stabiliti con i lavoratori della nostra città. Ed ora, in questi mesi estivi, tutto il partito è mobilitato per la campagna della stampa comunista, per sostenere finanziariamente L’Unità.

Vogliamo ricordare queste cose a chi così facilmente e così a sproposito continua a parlare della “crisi” dei comunisti.

Ma non ci nascondiamo i problemi ancora da risolvere e vogliamo fin d’ora indicare alcuni obiettivi di lavoro per il prossimo avvenire.

Alla fine dell’anno terremo il nostro congresso e al congresso intendiamo prepararci concentrando le nostre energie intorno ai temi della condizione operaia, della lotta nelle fabbriche, per far sì che il nostro partito svolga sempre di più la sua funzione di strumento politico al servizio della classe operaia.