Sono riprodotte in questo fotolibro alcune immagini dell’ultimo Festival de l’Unità. Vogliamo così ribadire un contatto con le migliaia di compagni e di cittadini che sono stati protagonisti di quella eccezionale manifestazione, che ha segnato una tappa importante nella vita politica e culturale di Milano. Queste immagini vive del Festival sono una testimonianza del significato che esso ha assunto come grande rassegna popolare, come punto di incontro e di sperimentazione della cultura milanese e nazionale. Non è un caso che tutto ciò avvenga nell’ambito di una manifestazione comunista, e che questa caratteristica unitaria del nostro Festival sia emersa in modo evidente dopo il risultato elettorale del 15 giugno. Vi sono, nella società italiana, grandi energie, grandi potenzialità culturali, che trovano una loro possibilità autentica e libera di espressione a contatto con il movimento popolare, superando così gli impacci e i condizionamenti che sono insiti nella cultura ufficiale, nelle sue istituzioni sclerotizzate. Avviene così che attorno alle manifestazioni del PCI si raccolgano tutte le forze vive della società italiana, che il rapporto con i comunisti sia per tutti, anche per coloro che sono lontani dalle nostre posizioni politiche, una garanzia di libertà e un’occasione preziosa di verifica e contatto con il mondo del lavoro, con le esigenze di cultura che provengono dalle masse popolari.

In questo senso il Festival de l’Unità non è una manifestazione di partito, è invece un esempio di ciò che può essere fatto per la realizzazione di un’autentica cultura popolare, è l’indicazione di come sia possibile spezzare le divisioni artificiose e ricondurre ad unità politica, cultura, divertimento, vita collettiva. In ciò sta il segreto dei nostri Festival, la ragione del loro successo. Con l’edizione del 1975 la formula sperimentata negli anni passati ha raggiunto uno sviluppo nuovo, più conseguente. Tutta la realtà democratica di Milano si è ritrovata nelle giornate del Festival, lasciando cadere in modo definitivo le vecchie preclusioni anticomuniste e riconoscendo nella politica aperta e unitaria del PCI un elemento positivo per lo sviluppo democratico e per il progresso della società italiana. Su questa strada vogliamo andare avanti, vogliamo raggiungere nuovi risultati. Ci auguriamo che l’impegno dei comunisti, la loro dedizione disinteressata possa contribuire allo sviluppo di un nuovo modello di cultura, alla formazione di una più elevata coscienza democratica e civile. A tutti chiediamo l’aiuto ed il contributo per il lavoro dei prossimi anni. Con il ricordo dell’ultimo Festival, diamo appuntamento a tutti i cittadini milanesi per l’incontro del prossimo settembre.